Comprendere i pagamenti bonus: approfondimenti legali per startup innovative in Italia
L’importanza di comprendere le normative sui pagamenti dei bonus
Anche le startup più innovative sono sempre tenute a rispettare le regole, comprese quelle sul pagamento dei bonus salariali per i dipendenti. In che modo queste regole riguardanti i bonus possono influenzare la crescita delle startup? Come puoi gestirle nel caso in cui possano rappresentare un ostacolo per la tua attività? Come tutti sanno bene, lo scorso 21 settembre Blend ha introdotto la legge sui pagamenti dei bonus per le startup innovative, durante la giornata dedicata a “Cambiamenti: la legge per la tua startup”. Noi di Blend puntiamo ad aiutare le startup a non dimenticare le limitazioni legali che potrebbero dover affrontare un giorno. Fai attenzione alla legge sui pagamenti dei bonus.
Possiamo riassumere in alcuni punti chiave ciò di cui vogliamo avvertire le nostre startup riguardo ai pagamenti dei bonus. Ecco i punti chiave:
- Applicazione a scenari della vita reale. Uno degli scopi della regola sopra menzionata è assicurarsi che nessuno dei dipendenti possa mai lamentarsi della propria retribuzione. Pertanto, nessun dipendente dovrebbe guadagnare più dell’importo concordato per il compito a cui è stato assegnato. Ma cosa succede se il dipendente non soddisfa le aspettative? O se le supera? Questo è il tipo di problema di cui abbiamo discusso con le startup durante l’evento sopra menzionato con Blend.
- Punti chiave da conoscere. Per evitare tali problemi, sappiamo tutti cosa dovremmo fare: tenere semplicemente traccia scritta dei vostri salari e bonus, in modo che nessuno possa affermare che la propria retribuzione è sempre stata superiore a quella reclamabile. Tuttavia, potrebbe succedere che, nonostante vengano tenuti registri mensili, questi registri non corrispondano, ad esempio, a un contratto o a una comunicazione precedente che potrebbe risultare, in un possibile futuro contenzioso tra il datore di lavoro e il dipendente.
La comunicazione sopra menzionata è stata abrogata nel 2015, a favore di un nuovo sistema in cui il datore di lavoro paga direttamente il dipendente senza ulteriori formalità. Pertanto, il datore di lavoro dovrebbe solo tenere traccia delle ricevute che riceve ogni volta che paga i suoi dipendenti. Tuttavia, negli ultimi mesi, le startup innovative hanno segnalato alcuni problemi riguardo a questa nuova procedura. In particolare, molte startup innovative hanno affrontato la seguente situazione: quando registrano i pagamenti salariali presso gli istituti di previdenza sociale, queste istituzioni richiedono solitamente i voucher da ciascun dipendente che certificano la ricezione dell’importo trasferito per poter completare totalmente il pagamento.
Il problema è che, dato l’elevatissimo numero di dipendenti che le startup innovative di oggi hanno, questo diventa un processo molto ripetitivo e problematico e, soprattutto, molto soggetto a interruzioni (ad esempio in caso di problemi imprevisti, come la mancanza di un voucher specifico). Cosa fare? Il nostro suggerimento, dopo una consultazione informale con un numero di queste startup innovative, è chiaro.
In primo luogo, è fondamentale per queste startup innovative tenere registri adeguati dei loro bonus pagati e assicurarsi che questi registri corrispondano correttamente ai voucher ricevuti da ciascun dipendente. In secondo luogo, è anche fondamentale che le startup innovative rivedano periodicamente il loro stato di conformità ai requisiti sopra menzionati e, se necessario, adeguino il comportamento dei loro funzionari verso la conformità. In terzo luogo, queste startup dovrebbero essere a conoscenza di tutte le possibili esenzioni esistenti ai requisiti sopra menzionati. Una di queste esenzioni è pagare il dipendente prima di presentare ciascun voucher mensile, in modo da spostare l’onere di fornire i rispettivi voucher ai dipendenti. Tuttavia, data la possibile rottura di questo sistema, quest’ultimo sembra essere meno pratico di altri.
Per riassumere, finché documenti correttamente i tuoi pagamenti salariali e perché no, anche i bonus ai tuoi dipendenti, al punto che, se contestato, potresti dimostrare l’origine dell’importo di denaro che hai pagato e ricevuto da ciascun dipendente, potresti risparmiarti il problema di pagare due volte l’importo del bonus!