Ottimizzare il successo delle startup: come i modelli di contratto di distribuzione supportano gli innovatori in Italia

Comprendere gli Accordi di Distribuzione

Un accordo di distribuzione è un contratto tra la tua azienda e una terza parte che vende i tuoi prodotti al pubblico tramite una catena di distribuzione.

Cambiamenti è qui per aiutare le start-up innovative certamente negli aspetti tecnici della loro attività, ma fondamentalmente cerchiamo di aiutarle a realizzare il loro sogno imprenditoriale. Su queste linee, pubblichiamo nel nostro blog legale Cambiamenti legal la nostra guida legale su un modello completo di contratto di distribuzione. Questo potrebbe essere utile per una start-up che può utilizzare il modello di contratto di distribuzione per ridurre il tempo necessario a distribuire il suo prodotto sul mercato senza la paura di entrare in un contratto che potrebbe non essere ciò che si aspetta. Un accordo con le condizioni giuste potrebbe aiutare qualsiasi start-up che desidera distribuire il proprio prodotto. Le aziende possono aumentare i margini utilizzando distributori e agenzie. Le start-up possono raggiungere un pubblico più ampio senza la necessità di assumere operatori di vendita o acquistare attrezzature informatiche e mobili. In questo modo, gli imprenditori risparmiano denaro mentre espandono le loro risorse interne.

Tuttavia, quando si tratta di leggere o affrontare documenti contrattuali, molti imprenditori rischiano di apparire “persi nella traduzione” a causa di alcune parole legali che di solito non comprendono ogni giorno. Un buon modello aiuta le aziende e le start-up nel loro approccio al contratto con un approccio professionale. I modelli insegnano come affrontare un contratto e possono evitare qualsiasi malinteso tra le parti. Più di questo, i modelli aiutano le due parti a stabilire limiti nel rispetto dell’altra parte, un aspetto che in un contesto commerciale potrebbe essere fondamentale per il successo dell’intero affare. Il modello di contratto di distribuzione può aiutare le start-up e le aziende a produrre un numero maggiore di contratti in un tempo più breve, senza il rischio di essere citati in giudizio o costretti a pagare danni. Infatti, un cattivo contratto può portare all’incapacità di riscuotere fatture, o potrebbe anche comportare la necessità di pagare danni o penali. Tale rischio è chiaramente visibile nei contratti che coinvolgono organismi rappresentativi, ad esempio di un agente di vendita. In questo caso, un cattivo contratto potrebbe causare perdite rilevanti di entrate.

I modelli potrebbero aiutare le start-up a ridurre i costi operativi. Un contratto buono e chiaro potrebbe aiutare a raggiungere una maggiore liquidità quando l’azienda è avviata e funzionante. Un esempio è il seguente: “nei termini di un contratto tra Knurl e Zicco per la risoluzione di una controversia riguardante una consegna in sospeso, Zicco dovrà pagare 100.000,00 EUR a Knurl come indennizzo per i danni subiti a causa del inadempimento. A causa dell’inadempimento di Zicco, Kurl subirà una perdita di 20.000,00 EUR che avrebbe potuto essere acquisita attraverso la vendita dei prodotti che Zicco non ha consegnato ai suoi clienti. Per evitare future controversie, Zicco dovrà cessare tutte le relazioni in essere con altri fornitori e astenersi, fino all’acquisizione di un nuovo stock della merce, dal concludere altri contratti per le stesse merci”.

Con un modello, la start-up/cliente e l’advisor (ad esempio un avvocato) hanno uno strumento che potrebbe soddisfare le loro aspettative. Tale strumento potrebbe essere utilizzato come una combinazione tra l’esperienza dell’avvocato e le opinioni personali del cliente/start-up. Una start-up vuole andare ed esistere sul mercato da domani e quindi la necessità di ridurre i tempi il più possibile è fondamentale.

Inoltre, se guardiamo al quadro generale, i distributori devono affrontare un sistema basato su procedure di “gara”. In altre parole, anche se la start-up richiede di entrare nel mercato italiano utilizzando un distributore ora, deve pensare non solo al contratto che sta per firmare. Invece, dovrebbe concentrarsi sull’intera catena di distribuzione e sui suoi requisiti. Questo aspetto relativo al quadro generale (requisiti di gara) non è preso in considerazione nella guida legale pubblicata da Cambridgeprints ma è molto importante.

Una “procedura di gara” significa che qualsiasi richiesta che la start-up/distributore farà all’Amministrazione Pubblica deve essere tradotta e seguita da una richiesta simile di informazioni. Infatti, potrebbe essere possibile che l’Amministrazione Pubblica determini, ad esempio, requisiti specifici per gli agenti (o altri distributori) che la start-up ha deciso di utilizzare. Di conseguenza, se, ad esempio, è richiesta la registrazione su diversi registri e/o liste nazionali o comunitarie dell’UE, come il registro EORI, sia la start-up che il distributore potrebbero essere obbligati a registrarsi nuovamente e affrontare tempi e costi significativi a causa di tali registrazioni.

Una storia di successo che coinvolge un accordo di distribuzione e una start-up è rappresentata da Cambiamenti stesso. Infatti, Cambiamenti S.n.c. fornisce servizi come agente per vendere prodotti in acciaio sindacati e non sindacati e per acquistare altri prodotti per clienti nazionali e stranieri.