Fitobiotech s.r.l.
Lomazzo
L’azienda integra l’utilizzo di tecnologie robotiche, informatiche e biotecnologiche per controllare ed eliminare la diffusione della Processionaria del Pino e di parassiti affini. E’ una startup che nasce dall’esigenza di portare sul territorio un servizio professionale e completo. Progettiamo e realizziamo droni robotizzati per effettuare i nostri interventi in campo aperto. Archiviamo, analizziamo e pubblichiamo dati di rilievo sul nostro Client Web. Collaboriamo col Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università Insubria per le attività di ricerca ed analisi.
L'IDEA
Fitobiotech s.r.l., startup innovativa incubata presso il polo tecnologico di ComoNExT.
Inverno 2016, passeggiando per le vie del Parco dell’Alto Garda, nella testa dell’arch. Mattia Romani prende forma un’idea: la Processionaria del Pino invade i boschi oltre i limiti urbani dei paesi e dei borghi. Come potremmo prenderci cura di questi luoghi?
Nel 2017 Mattia partecipa al bando incubatore di impresa di ComoNExT.
In seguito al superamento del bando costituisce la Fitobiotech s.r.l., un’azienda innovativa operante nel settore fitosanitario, oggi ancora in fase di incubazione (termine 30 settembre).
Essa integra l’utilizzo di tecnologie robotiche, informatiche e biotecnologiche per controllare ed eliminare la diffusione della Processionaria del Pino e di parassiti affini.
La necessità di contenere e limitare la diffusione della Processionaria del Pino è normata da diverse leggi europee, nazionali e regionali. In Italia il Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007 (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) rende obbligatoria la lotta a questo parassita.
In Lombardia sono numerose le ordinanze amministrative emesse dai comuni come provvedimento per la lotta obbligatoria alle infestazioni da Processionaria del Pino (secondo le disposizioni del D.M. del 30 ottobre 2007), della Processionaria della Quercia e da Euprottide (Tiglio, Quercia, Carpino, Acero, Pioppo).
L’azienda collabora da circa un anno col Dipartimento di Biotecnologie dell’Università Insubria, con la diretta supervisione del prof. Tettamanti (Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita Università degli Studi dell’Insubria). Grazie a numerosi esemplari raccolti nei mesi invernali del 2017/2018 sono state condotte molteplici analisi sia su modelli in vivo che in vitro a seguito del trattamento fitosanitario, bioinsetticida ed enzimatico sia sulle larve che direttamente sulle sete urticanti.
Fitobiotech si distingue sul mercato per la progettazione, produzione ed uso di droni innovativi, studiati appositamente per eseguire interventi diretti. Il primo prototipo, il fitobot “X8800 Stinger”, è stato realizzato nell’inverno 2017/2018 ed è in grado di consentire l’avvicinamento ai nidi e di iniettarvi, in modo controllato, il fitosanitario, senza rischi legati alla deriva de nebulizzazione, piuttosto che percolazione. In pochi giorni è possibile eliminare biologicamente le larve.
Forniamo, inoltre, strumenti e applicativi web (www.bemap.it) appositamente creati per la gestione di dati territoriali. Tale struttura ci consente di individuare i nidi, mapparli, segnalarli, georeferenziarli, coordinarli con i dati territoriali ed organizzare strategie di intervento.
Grazie alla collaborazione con l’ing. Aerospaziale Andrea Torri, amministratore della DXdrone s.r.l., progettiamo e realizziamo droni robotizzati per il monitoraggio e l’intervento in aree naturali.
Le qualità che ci rendono unici sono fatte di idee semplici e realtà complesse, questa è la nuova sfida della tecnologia dedicata alla natura. Azzeriamo il rischio sanitario in quanto tale struttura ci consente di operare a distanza. I nostri sistemi sono flessibili e possono facilmente evolversi ed adattarsi. Portiamo avanti la ricerca biotecnologica presso il dipartimento di biotecnologie dell’Università Insubria. I nostri mezzi consentono interventi su ampie aree verdi, senza limiti di altezza. Ogni intervento è mirato e puntuale.
Abbiamo da poco avviato, unitamente al Dipartimento di Biotecnologie di Varese, una fase sperimentale di natura olistica, dedicata alla disattivazione della seta urticante, principale arma di difesa della processionaria, causa principale dei rischi sanitari legati alla sua diffusione. Nello specifico sono state condotte analisi sul comportamento cellulare in relazione al degrado della seta urticante.
Elemento distintivo dell’azienda è l’uso di fitosanitari e bioinsetticidi, riducendo costi e limitando i rischi per gli operatori e per gli ecosistemi.
Fitobiotech si rivolge ad un mercato piuttosto ampio ed eterogeneo, di realtà al territorio. Enti pubblici e privati obbligati per necessità ad arginare un problema sanitario e fitosanitario che si aggrava col passare delle stagioni.
La sperimentazione diretta è stata condotta fino a maggio 2018 (mese in cui le processionarie abbandonano i nidi) in vari comuni della Val Seriana, su esemplari di Pino Nero, ad altezze oltre i 30 mt.
Il 13 settembre 2018, presso il polo scientifico tecnologico di ComoNExT, Fitobiotech si presenta al pubblico.
